15 giugno 2007

YouTube, Google Video, Alice e il diritto d'autore...


Che la condivisione di contenuti, specie video, sia il traino del web 2.0 credo sia lampante, i risvolti che questa implica sono secondo me troppo spesso sottovalutate...
Oggi capito su questo sito tvlinksdb.com, che di fatto si presenta con questo slogan Hooking you up with 71548 links to your favorite TV Shows, Movies and Music Videos, essendo un appassionato della serie TV Grey's Anatomy clicco subito su G e poi scendo a sinistra fino a Grey's Anatomy e aspetto i risultati.
Una serie di link mi appare, dalla descrizione mi aspetterei link a notizie, bio, gossip relative al programma ma i titoli dei link non lasciano spazio all'immaginazione, ci sono le puntate delle varie serie.

Non ho cliccato su tutte le voci , quelle aperte sono in inglese e portano ovviamente a siti di hosting video 1dawg.com, over-blog.com, youtube.com e UDITE UDITE, dailymotion.alice.it.
Punto Alice punto it? quindi interessa anche il Belpaese e mi da lo spunto per una riflessione.

Proprio così, il sistema è fragile, controllare e moderare i milioni di contenuti che ogni giorno vengono caricati è impossibile. Poche anche le soluzioni per i gestori dei siti, un disclaimer chilometrico degno di un laureato ad Harvard e la fortuna di non incorrere in azioni legali da parte dei detentori dei diritti.

La policy di YouTube ad esempio è piuttosto chiara, in caso di copyright claim i contenuti, previa verifica verranno rimossi, molti altri siti utilizzano la medesima strategia.

Ma tutto questo non rappresenta una minaccia reale a tutto il sistema, il web non è in pericolo ma non rischia di essere facilmente etichettato come una fonte di materiale pirata, illecito e quindi apparire come qualcosa di negativo??

Il web è libero, d'accordo, la sua fortuna è e sarà sempre quella di dar libero sfogo alle idee di ognuno, permettendo a chiunque di dire la sua, tuttavia non sono convinto che l'aspetto di controllo, non inteso come censura, vada sottovalutato.

Io per primo ammetto che CD e DVD costano effettivamente troppo e sono sicuro che Internet potrebbe essere il mezzo per tagliare i costi e permettere a tutti di fruire a prezzi "popolari" dei contenuti, molto è stato fatto (Itunes e cloni) ma forse per una volta le major potrebbero imparare dal sistema e farsi aiutare a diffondere i contenuti proprietari rendendoli alla portata di tutti. Questo renderebbe la pirateria e molto meno necessaria, dubito si possa debellare definitivamente :-(, e tra pubblicità e introiti diretti e indiretti le stesse case disco-cinematografiche potrebbero mantenere o addirittura aumentare gli incassi...

Fantasia? Forse ma nell'era dell' ON-DEMAND, della banda larga, di AJAX, CMS e compagnia bella la tecnologia è pronta e sta formando gli utenti, i contenuti sono da sempre a disposizione quindi manca solo trovare il punto di contatto.

Già mi vedo a scaricare la nuova serie del mio film preferito tramite BitTorrent, dopo aver pagato, OVVIAMENTE :-)

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